La satira, notoriamente, è quella manifestazione del pensiero (talora di altissimo livello) che nei
tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores: ovvero, di indicare alla pubblica
opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato,
un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene (Cassazione penale, sez. I, 16 marzo 2006, n. 9246).
La satira costituisce una modalità corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica e può realizzarsi anche mediante l'immagine artistica come accade per la vignetta o per la caricatura, consistenti nella consapevole ed accentuata alterazione dei tratti somatici, morali e comportamentali delle persone ritratte
(Cassazione civile, sez. III, 24 aprile 2008, n.10656).